La forza di un territorio: perché il suolo fa la differenza nel vino

L a f o r z a d i u n t e r r i t o r i o : p e r c h é i l s u o l o f a l a d i f f e r e n z a n e l v i n o

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Ogni grande vino nasce da una grande terra.

Il vino è il frutto di una combinazione perfetta: la vite, il clima, la mano dell’uomo. Ma a determinare davvero il carattere di un vino è qualcosa che spesso resta invisibile: il suolo.

È dalla terra che le radici traggono nutrimento, minerali, energia. Ed è nella terra che si custodisce la memoria di un territorio.

Per I Viticoltori, il legame con il suolo è parte integrante del progetto: dai terreni vulcanici del Lazio a quelli calcarei e sabbiosi della Puglia, ogni vigneto è scelto e coltivato per esprimere una precisa identità.

Il suolo come origine del carattere di un vino

Ogni suolo ha una propria “firma” minerale, che si riflette nel profilo aromatico e nella struttura del vino.

Un terreno ricco di potassio e fosforo, ad esempio, dona eleganza e verticalità, mentre un suolo argilloso tende a generare vini più morbidi e strutturati.

Non esiste un terreno “migliore” in assoluto: esiste quello più adatto a raccontare un vitigno, in armonia con il clima e le pratiche di vinificazione.

Vulcano e tufo: il tesoro nascosto dei Castelli Romani

A Monte Porzio Catone, tra i crinali dei Castelli Romani, i suoli sono nati da antiche eruzioni vulcaniche.

Qui il terreno è ricco di tufi, sabbie, rocce laviche e minerali preziosi: un ambiente ideale per la Malvasia del Lazio, il Bombino e il Montepulciano, che assorbono dal terreno freschezza, complessità e sapidità.

Il risultato? Vini raffinati, equilibrati, con una spina dorsale minerale che li rende unici.

Sabbia e sole: la grana viva del Salento

Nelle tenute di Masca del Tacco, tra Brindisi, Lecce e Taranto, il terreno cambia completamente volto.

Qui dominano sabbie rosse, calcare, argilla e pietrisco, scaldati dal sole e accarezzati dal vento del mare.

È il regno del Primitivo, del Negroamaro e del Susumaniello: vitigni che trovano in questi suoli calore, concentrazione e una potenza espressiva tipica del Sud.

I vini pugliesi nascono pieni, intensi, solari – ma senza perdere precisione e freschezza.

Come interpretiamo la terra in cantina

Il rispetto del suolo prosegue anche dopo la vendemmia.

L’obiettivo non è correggere ciò che la terra ha dato, ma esprimerlo con fedeltà.

Per questo ogni nostra scelta in cantina — dal tipo di fermentazione ai tempi di affinamento — è pensata per raccontare l’origine del vino, e non per mascherarla.

Coltivare un’identità significa prima di tutto lasciarla parlare.