T e n u t a d i T o r r i c e l l a
Tenuta di Torricella
N e l c u o r e d e l l a P u g l i a , d o v e i l P r i m i t i v o a f f o n d a l e r a d i c i n e l l a s t o r i a e n e l l a t e r r a r o s s a
Tra il Mar Ionio e l’altopiano delle Murge, la Tenuta di Torricella è il cuore più antico e autentico di Masca del Tacco. Qui, i vigneti di Primitivo, molti dei quali ultracinquantenari, crescono su suoli rossi e argillosi, ricchi di minerali e baciati dal sole per gran parte dell’anno. L’influsso delle brezze marine e i forti sbalzi termici tra giorno e notte donano ai grappoli una maturazione lenta e completa, esaltando concentrazione aromatica e struttura.
In queste terre la viticoltura è tradizione tramandata da generazioni: filari ad alberello, basse rese, raccolta manuale e cura attenta di ogni vite. La tenuta unisce la forza di un territorio unico alla visione contemporanea di Masca del Tacco, trasformando un patrimonio antico in vini dal carattere intenso, elegante e profondamente mediterraneo.
Vigneti e varietà
La Tenuta di Torricella si estende su suoli rossi e sabbiosi ricchi di ferro, con tratti calcarei che regalano equilibrio e complessità ai vini. Al centro della scena c’è il Primitivo, vitigno simbolo della zona, coltivato sia con l’antico sistema ad alberello pugliese sia con il più moderno guyot, per unire tradizione e precisione agronomica.
Accanto al Primitivo, trovano spazio selezioni di Negroamaro e piccole parcelle di Malvasia Nera, che arricchiscono la gamma di sfumature aromatiche. Molte viti superano i cinquant’anni di età, offrendo uve concentrate e profonde, perfette per vini longevi e di grande personalità.
Filosofia produttiva
Nella Tenuta di Torricella la viticoltura è prima di tutto rispetto per la terra e i suoi tempi. Ogni lavorazione viene eseguita manualmente: potatura invernale, selezione dei grappoli, vendemmia a mano nelle ore più fresche. Le rese per ettaro sono volutamente contenute, per privilegiare la qualità rispetto alla quantità.
L’attenzione al suolo e al microclima si traduce in pratiche sostenibili: lavorazioni leggere, inerbimenti naturali e trattamenti minimi, per preservare la biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema. In cantina, le tecniche moderne affiancano saperi antichi, con affinamenti in legno e acciaio studiati per esaltare la purezza del frutto e l’identità di questo lembo di Puglia.